Facciamo finta di non vederli, ci giriamo dall’altra parte. Non è una colpa, non è insensibilità, non è cattiveria. È invisibilità. Gli ultimi degli ultimi non siamo noi, non sono nostri parenti, non sono nostri amici: sappiamo quello che non sono ma non sappiamo chi sono. Era con questo che bisognava lavorare, con nessuno: i senza nome, i senza paese, i senza città, i senza famiglia, i senza tetto. Homeless, clochard, vagabondi, barboni. Ma forse non è proprio così.
Interland Consorzio per l’Integrazione e il Lavoro Società Cooperativa Sociale ha pubblicato il resoconto dell’esperienza maturata da aprile 2016 a maggio 2020 nella gestione dell’Help Center di Trieste, un punto di ascolto, raccolta, filtro e identificazione dei bisogni di chi vive in condizioni di disagio abitativo o stato di grave emarginazione.
Lo sportello Help Center è stato gestito da aprile del 2016 a maggio del 2020 per conto del Comune di Trieste dal Consorzio Interland Società Cooperativa Sociale, in associazione temporanea di impresa con la cooperativa La Quercia di Trieste e la cooperativa Duemilauno Agenzia Sociale di Muggia (TS). Il centro era situato all'interno della stazione di Trieste, e assolveva il servizio di prima accoglienza e ascolto, in costante collaborazione con altre realtà dl territorio che si occupano di sevrizi a bassa soglia.