STORIA DI UN PROGETTO SOCIALE A TRIESTE
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STORIA DI UN PROGETTO SOCIALE A TRIESTE

Cittadini al di sopra di ogni sospetto

Storia di un progetto sociale a Trieste

 

Verrà presentato, martedì 9 maggio 2017 alle ore 10.00 , presso la Sala

Tergeste (sala matrimoni) di P.zza Unità, il docu-film

 

Cittadini al di sopra di ogni sospetto “

 

Il Progetto nasce all’interno del Servizio Educativo Extra-Scolastico, gestito dal Comune di Trieste in appalto ad una associazione temporanea d'impresa (Cooperativa Duemilauno-Agenzia Sociale, Cooperativa Sociale La Quercia, Centro Cooperativo Attività Sociali).

Il Servizio Extrascolastico ha come obbiettivo quello dell'integrazione, della socializzazione e della valorizzazione delle abilità di giovani persone con disabilità. "Cittadini al di sopra di ogni sospetto” , ideato e coordinato da Lorena Corossi educatrice della Cooperativa Sociale La Quercia, è stato un bellissimo percorso che ha sviluppato le risorse personali dei ragazzi coinvolti attraverso “il doppiaggio” di un film muto di Baster Keaton del 1924, “La palla n.°13“, un classico della comicità in bianco e nero.

I ragazzi sono stati coinvolti dapprima nella visione del film, successivamente nella scrittura dei dialoghi e nella recitazione in sincronia con gli attori, configurandosi come protagonisti di un vero e proprio doppiaggio in diretta. La scelta del film è stata molto accurata, in quanto doveva permettere l’identificazione con i personaggi, dando la possibilità ai giovani doppiatori di esprimere tratti latenti e non manifestabili di solito nella propria quotidianità.

Ne è risultato il film parlato in bianco e nero “ Cittadini al di sopra di ogni sospetto “.

Ancor più interessante il backstage del progetto intitolato “Troppo muti “.

L’attenzione e la ricerca al contesto scenografico ha spinto i giovani protagonisti a guardare ancora oltre, sviluppando quelle competenze sociali che hanno dato la possibilità di confrontarsi con l'esterno. La produzione artigianale del sonoro scenico è stata una parte fortemente creativa ed ha implicato un impegno immaginativo e cognitivo di notevole portata.

Spingersi “fuori” ha equivalso a coinvolgere la cittadinanza, a ricorrere all’aiuto di tutte le persone che potevano fornire un determinato “rumore” utile alla realizzazione del filmato.

La troupe, equipaggiata di registratore e macchina fotografica, ha coinvolto perfetti sconosciuti, che hanno partecipato attivamente alla produzione e che hanno stretto con Luca, Martina e Monica legami relazionali importanti.

La conoscenza e la collaborazione di questi “ cittadini “ ha avuto delle forti ricadute nella quotidianità dei giovani coinvolti che hanno acquisito più sicurezza in sé e più fiducia negli altri. Trieste ha offerto così la misura del capitale sociale che può orgogliosamente vantare.